Addetto paghe e contributi: chi è e cosa fa di preciso

Addetto paghe e contributi? E’ una possibile nuova strada che non tutti prendono in considerazione come prima opzione. Invece l’evoluzione del mercato del lavoro ha portato alla necessità di specializzarsi e in questo rientra l’appeal forte che ha chi possiede competenze su buste paga e contributi. A voi interessa? Dovete capire cosa offre questa nicchia, come ci si possa muovere al suo interno e se le prospettive di lavoro di un esperto in paghe e contributi rientrino in quello che più vi affascina. Ecco perché ci siamo presi la briga di mettere nero su bianco una guida dettagliata sul tema. Come sempre spieghiamo e specifichiamo, non saremo esaustivi perché le materie sono in costante e magmatico mutamento ma avrete in mano le chiavi per poi decidere di approfondire ancor più nel dettaglio la tematica. Vi va? Ecco cosa c’è da sapere se vi vedete in un ufficio a gestire paghe e contributi. Buona lettura.

Avete mai pensato di diventare un addetto paghe e contributi? Probabilmente no e la ragione è che siamo tutti cresciuti con un’idea del mercato del lavoro in cui le strade percorribili sono sempre state le stesse, quelle due o tre “maestre”. L’ingresso in Europa, invece, ci ha imposto di cambiare punto di vista, iniziando a capire che alle aziende non interessano neo-laureati in quanto giovani di belle speranze ma solo in quanto possibili nuovi professionisti in grado di apportare al loro business nuovo know-how raro e prezioso.

Lo sa bene l’università degli studi Niccolò Cusano che, per questo motivo, mette sempre a fuoco nuove proposte formative partendo da questa premessa socio-economica. Tutto è perfettamente esemplificato dal master di rimo livello in “Esperto paghe e contributi” che crea un iter tutto da scoprire e valutare. Analizziamolo nel dettaglio nel vostro (possibile) interesse.

Innanzitutto sono particolari le modalità di erogazione della formazione. Unicusano offre un mix tra FIP – Formazione in Presenza e FAD – Formazione a Distanza. Questa seconda parte gira su una piattaforma di eLearning da cui potrete vedere i video delle lezioni 24 ore su 24 e senza limiti di views. questo significa che, a differenza della formazione di certi atenei tradizionali, il concetto di “carpe diem” delle lezioni in aula, dove o capite o perite, qua potrete guardare quello che vi interessa all’infinito, fino a quando non riterrete che sapete davvero quel preciso argomento. Un vantaggio non da poco considerando la densità di certi argomenti trattati.

Ma a chi potrebbe interessare un corso post laurea sulle buste paga e sui contributi? A tutti i neolaureati in Economia ma anche a tutti quegli operatori del settore che abbiano voglia o necessità di riqualificare la propria posizione lavorativa. Gente, insomma, che vuole sapere tutto sul complesso settore degli adempimenti legati al rapporto di lavoro, dalla costituzione alla gestione e alla elaborazione della busta paga fino ad arrivare alla cessazione.

E come si fa? Cosa si deve studiare? Quali sono le materie per diventare esperti di buste paga e contributi? Le riportiamo in modo oggettivo dal sito ufficiale per darvi il servizio di avere, in un sol colpo d’occhio, l’intero scheletro del master. Eccole:

  • Aspetti gestionali, contrattuali, amministrazione;
  • Assunzione;
  • Compilazione dei libri obbligatori;
  • Calcolo delle retribuzioni a carico del dipendente e dell’azienda;
  • La retribuzione: normativa e tipologia;
  • Gli adempimenti contributivi;
  • Le tipologie di retribuzione nei periodi non lavorativi;
  • Gli adempimenti fiscali mensili;
  • Gli adempimenti fiscali annui;
  • Trattamento di fine rapporto e previdenza complementare.

Se questo corpus accademico vi affascina, integrate l’informazione coi numeri del master in busta paga e contributi. Eccoli:

  • 1500 ore complessive di video-lezioni;
  • 60 CFU – crediti formativi universitari conseguiti dopo l’esame;
  • 1.350,00 euro (suddivisi in 2 rate) il costo della formazione.

Paghe e contributiPaghe e contributi

Il background di una formazione da addetto alla paghe e ai contributi è che il lavoro è un diritto, un diritto sancito nella nostra Costituzione grazie alla quale la nostra Repubblica è fondante. Non solo. C’è anche da tenere a mente che il benessere sociale dipende tutto dalla opportunità di entrare nel mercato del lavoro e di giocare un ruolo riconosciuto. Ecco perché la bussola per camminare nel mondo del lavoro è la conoscenza dei propri diritti, i propri compiti ma anche dei propri doveri da adempiere, soprattutto quelli fiscali che generano il famoso (o famigerato) “welfare”.

Saper leggere una busta paga è qualcosa di fondamentale. O lo sapete fare voi o vi affidate a qualcuno in grado di farlo in modo professionale. Questa competenza economica consente una eventuale rinegoziazione di un contratto o la base per nuove trattative altrove. Circa paghe e contributi, un buon esperto deve:

  • conoscere gli elementi che compongono una busta paga;
  • sapere quali agevolazioni e detrazioni possono essere applicate;
  • conoscere quanto spetta durante la maternità;
  • avere chiaro quando si dispone di permessi per congedo parentale;
  • cosa sono le detrazioni per figli a carico;
  • come funzionano gli sgravi fiscali.

Avere questo know-how consente anche di affrontare senza paura situazioni di emergenza (tipo infortuni o malattie prolungate) o di pensare di ottenere l’indennità quando possibile. Non solo. Possedere le conoscenze necessarie per comprendere la tassazione apportata è fondamentale su tutti i fronti, soprattutto in un mercato del lavoro zoppicante come questo.

Esperto di paghe e contributi

Capire come specializzarsi in paghe e contributi passa anche dal mettere a fuoco al 100% le caratteristiche che deve avere un esperto. Innanzitutto deve essere un professionista in grado di avere:

  • estrema precisione nei calcoli;
  • notevole attenzione al dettaglio e scrupolosità per le assunzioni, l’inquadramento, gli scatti di carriera e la retribuzione del personale aziendale;
  • grandi doti di relationship interpersonali;
  • un titolo di studio in ambito economico-giuridico.

Questa, però, è solo la base psicologica che dovete avere per diventare così. Le competenze di addetti paghe e contributi sono molto dettagliate e appetite dalle aziende e il perché ve lo dimostra questo specchietto informativo che ben spiega il discorso. Un know-how completo in materia deve coprire:

  • aspetti gestionali, contrattuali, amministrazione;
  • assunzione;
  • compilazione dei libri obbligatori;
  • calcolo delle retribuzioni a carico del dipendente e dell’azienda;
  • la retribuzione: normativa e tipologia;
  • gli adempimenti contributivi;
  • le tipologie di retribuzione nei periodi non lavorativi;
  • gli adempimenti fiscali mensili;
  • gli adempimenti fiscali annui;
  • TFR: trattamento fine rapporto e previdenza complementare.

E’ chiaro che, oltre a questo bagaglio tecnico, il professionista in questione debba anche possedere dei pregi umani. Cui vuole molta umanità e tatto a saper gestire bene i rapporti con i dipendenti e tra i dipendenti. Per esempio, gestire ferie e malattie di un lavoratore storico dell’azienda malato di cancro non è come parlare con un giovane neo-assunto in buona salute. Le cause di lavoro sono lunghe e complesse e molte micce vengono accese proprio nella fase delle buste paga o dell’esercizio dei diritti (o del mancato tale).

Ora avete chiara la direzione da seguire per diventare un addetto alla paghe e ai contributi. E’ doveroso per noi, però, ricordarvi in chiusura quello che vi abbiamo detto in apertura: questa guida non è completa, non potrebbe esserlo perché tutto è in continuo divenire. Usatela, però, come base per approfondire il tema. Usatela come integrazione a tutte le informazioni che diamo ogni giorno tra le righe degli articoli del nostro blog accademico della città dell’Aquila. Se poi avete domande precise da farci, noi ci siamo sempre e ci potete raggiungere attraverso il nostro form informativo.


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