Ecco la dieta per gli studenti sedentari, mens sana in corpore sano

Studiare è importante ma non si può pensare solo a quello. Perché, come dicevano gli antenati, “mens sana in corpore sano” e cioè una testa allenata supportata da un fisico in salute. E così, se state passando ore ed ore sui libri e vivete quindi seduti ed incollati alla vostra scrivania, potete cercare almeno di limitare i danni seguendo una  dieta per studenti sedentari. Quali sono i cibi da evitare mentre si studia? Quali alimenti non devono assolutamente mancare sulla vostra tavola? Ci sono precise bevande di cui non dovete privarvi? Se volete conoscere la corretta alimentazione di chi studia, è bene che leggiate fino alla fine questa guida che non solo vi darà le informazioni più importanti sul tema ma ve lo contestualizzerà anche, in modo che possiate decidere se approfondire il discorso con le tante informazioni presenti in rete. Avrete anche modo di comprendere le connessioni rea questo tema leggero e possibili strade formative che potrebbero diventare il vostro futuro. Non vi resta che leggere fino all’ultima parola. Buon viaggio.

Ci possono essere tantissime ragioni per seguire una dieta da studenti sedentari. Alcune prettamente “estetiche”, in un periodo della vita in cui la socializzazione è più facile e più piacevole ma anche altre smaccatamente “di salute”, grazie all’ormai consolidata consapevolezza che stare bene è importante per sé stessi.

Prima di entrare nel vivo di questo interessante tema, però, ci preme ricordarvi che tante altre cose le troverete da soli sul web ma, più nello specifico, nei nostri articoli che ogni giorno pubblichiamo nel blog accademico della città dell’Aquila. Potrete anche farci domande dirette attraverso un form informativo che nasce con l’idea di farvi affrontare i vostri dubbi a viso aperto.

Ora che è chiaro questo passaggio, cerchiamo di capire come funziona una corretta alimentazione per chi studia molto. Si parte con la suddivisione della giornata tipo in queste fasce:

  • il risveglio;
  • la mattina;
  • il pranzo;
  • il pomeriggio;
  • la sera.

Questa scaletta temporale vi fa capire quanto sia importante assumere pasti ogni 2 o 3 ore per tenere sempre attivo il metabolismo. E’ chiaro che non tutti questi pasti sono uguali.

Quelli più “calorici” sono il risveglio e il pranzo. Col primo accendete il motore e, quindi, dovete “buttar dentro” tanta benzina. Fette biscottate con marmellata, latte e corn falkes oppure biscotti integrali. Le opzioni in tal senso sono molte, ricordandovi che cornetti, bombe e biscotti pieni di burro, invece, non danno più sostegno ma anzi aumentano nel vostro corpo la presenza di grassi saturi.

A pranzo dovete fare la vera sosta della giornata ed il consiglio è che coincida anche con la pausa studio nell’ottica di una corretta gestione del tempo libero. I carboidrati, come pasta e pizza, sono ideali per questo passaggio della giornata. Dovete solo stare attenti ai condimenti (un sugo semplice al pomodoro va bene mentre una carbonara può generare sonnolenza) e ad abbinare sempre verdure di stagione in chiusura.

Mattina e pomeriggio, invece, sono da considerare “spuntini”. Tra le difficoltà fisiche dello studente c’è il calo degli zuccheri e frutta o uno yogurt magro aiutano molto in tal senso a reintegrare ciò che avete perso nel naturale ma faticoso processo di apprendimento.

In conclusione, la sera vi aspetta una cena con carne o pesce o, se siete vegetariani, con legumi carichi di proteine come ceci o fagioli. Si smaltiscono facilmente durante le ore di sonno ma sono molto preziose per i vostri muscoli.

Kate Middleton dukanCome funziona la Dukan

Il successo della dieta Dukan è dovuto al fatto che molti vip l’hanno seguita e comunicata. La punta dell’iceberg in tal senso è stata Kate Middleton che ne ha approfittato per arrivare in splendida forma alle nozze. Ma come funzione questo regime alimentare?

Ha molti punti in comune con la dieta iperproteica e si fionda su 4 fasi tutte fondate su alimenti ricchi di proteine e poco calorici, che agiscono sull’appetito calmandolo. Ecco lo schema base della Dukan:

  • Fase di attacco a base di proteine pure: solo protidi come carne bianca e rossa, pesce, frutti di mare, latticini a base di latte scremato. La sua durata varia dai tre ai dieci giorni a seconda dell’obiettivo che volete raggiungere;
  • Fase di alternanza: rispetto alla precedente, qui aggiungete le verdure. Avrete un solo tassativo divieto e cioè i farinacei (patate, mais, piselli, lenticchie e fagioli). La sua durata è simile al punto precedente;
  • Fase di consolidamento o di crociera: vengono progressivamente reintrodotti i cibi banditi in passato per aiutarvi a vivere normalmente ma senza perdere i vantaggi acquisiti. La lunghezza di questo periodo dipende da un calcolo preciso e cioè il contare 10 giorni per ogni chilo perso;
  • Fase di mantenimento: potete mangiare normalmente e serenamente ma rispettando tre principi: fare un giovedì proteico per sempre, mangiare almeno tre cucchiai di crusca e avena al giorno e camminare tutti i giorni per almeno 30 minuti.

Come preparare il caffè dello studente

Se siete uno studente sedentario, è il caso che vi aiutiate a darvi una svegliata. Tra i tanti (leciti) modi c’è il caffè dello studente, bevanda quasi mitologica grazie a cui è possibile suonare la tromba se vi state addormentando sui libri. Ci sono molti forum e blog che trattano l’argomento e ne discutono la corretta ricetta. Prima di riportarvi quella che, secondo noi, è quella più meritevole, vi ricordiamo di non abusarne. Va bene aprire la palpebra calata ma il cuore non va sovrastimolato eccessivamente.

Come preparare il caffè dello studente è cosa semplice ma precisa: vi fate una moca e poi, col risultato di quella moca, ne fate un’altra dove, al posto della consueta acqua, mettete il caffè precedentemente ottenuto. Una bomba che vi inietterà adrenalina da spendere negli studi.

Esistono degli effetti collaterali del caffè dello studente e sono tachicardia, nervosismo e mal di testa. Qualora li riscontriate in voi, interrompete all’istante l’assunzione della bevanda e date tempo al vostro organismo di riprendere i ritmi consueti. Studiare è importante, vivere sani lo è di più.

Gli esercizi fisici da fare a casa

Non possiamo parlare della dieta degli studenti sedentari senza considerare gli esercizi fisici da fare a casa. Perché, se è vero che potreste non avere il tempo ed i fondi per andare in palestra, è anche vero che gli esercizi a corpo libero sono comunque molto utili alla vostra salute.

Tre sono le categorie di allenamenti domestici che dovete conoscere e cioè:

  1. Burp, che consiste nel mix tra flessioni e salti in modo tale che si lavori sugli addominali ma anche sul fiato in un movimento unico che è completo quasi quanto quelli del nuoto;
  2. Plank, che vi impongono di stare il più possibile immobili sulle braccia in una posizione che, in silenzio, tende bicipiti, pettorali e addominali (mai troppo allenati negli uomini);
  3. Squat, che sono alzate e abbassate di cosce con pesi sulle spalle come zaini o cassette d’acqua per dare ai quadricipiti forza e resistenza.

Ecco un allenamento base da casa:

  • burp, 3×10;
  • affondi saltati alternati, 3×10;
  • push-up più rotazione, 3x10M;
  • plank braccia tese, 3×40;
  • balzo avanti con squat, 3×20:
  • tricipiti sulla sedua, 3×20;
  • sit up, 3×15;
  • squat saltati, 3×10.

Diventare nutrizionisti

Se tutto questo parlare di cibo vi ha accesso la luce della curiosità, forse avete una predisposizione da sfruttare per il vostro futuro. Valutate di avere una formazione per lavorare come nutrizionista. Per saperne di più, partiamo dal fatto concreto che in Italia possono accedere a questa professione esclusivamente medici e biologi. Il Nutrizionista, infatti, è l’unico che, autonomamente, ha facoltà di elaborare e prescrivere una dieta o un profilo nutrizionale a soggetti, sia sani che malati, ovviamente previa accurata diagnosi che tenga conto di diversi fattori e che tenga conto anche di eventuali diagnosi effettuate da altri specialisti.

Quali sono le professioni simili al nutrizionismo? C’è il tecnologo alimentare, che può orientare alla scelta di alcuni prodotti alimentare senza però poter prescrivere diete. C’è anche il farmacista, che deve saper consigliare come usare nel modo giusto integratori alimentari e prodotti dietetici ma, anche in questo caso, non può assolutamente prescrivere diete o regimi alimentari. C’è, infine, anche il dietista, che, pur essendo esperto di alimentazione, non può elaborare una dieta senza la prescrizione di un medico ma può analizzare la situazione e dare la sua opinione.

I passaggi per diventare nutrizionisti sono pochi ma precisi e sono i seguenti:

  • Iscrizione all’albo dei biologi nutrizionisti, superando l’esame finale come dietisti;
  • Ricerca di un impiego;
  • Valutazione nello specializzarsi in settori come i vegani;
  • Volontà di seguire e superare con successo l’apprendistato.

Per chiudere questo breve excursus, crediamo sia importante per voi sapere quali siano le competenze di chi studia nutrizionismo:

  • conoscenza perfetta delle caratteristiche nutrizionali e salutistiche di ogni alimento;
  • visione completa e strutturata dei bisogni nutritivi delle persone in base a differenti fattori;
  • gestione delle analisi specifiche come, ad esempio, l’analisi del metabolismo basale, del dispendio energetico e della composizione corporea e così via;

Non vi resta che impegnarvi in tal senso. Avrete sbocchi lavorativi nel settore alimentare come liberi professionisti, presso strutture come palestre o centri sportivi, enti pubblici e scuole (ormai è un tema caldo anche per i più giovani) e tutte le realtà legate al settore della salute in Italia ma anche in europa.

Ora sapete qualcosa in più sulla dieta per studenti sedentari e non avete scuse per andare fuori forma solo perché vi state “ammazzando” di studi in un periodo di vita che presto sarà solo un ricordo. Ricordatevi, però, di seguire i nostri consigli dati in apertura e cioè di approfondire ancora il tema sul web e sui nostri canali ufficiali. Tra Facebook, Instragram e Twitter ogni giorno c’è veramente molto materiale da analizzare e mettere “in cascina” per avere un quadro della situazione completo e aggiornato.


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