Master vs laurea magistrale: quale scegliere?

Devi affrontare l’ultimo esame della triennale e ti stai ponendo il problema master vs laurea? Cominciare a pianificare in anticipo i passi da compiere alla fine degli studi è un buon metodo per non lasciarsi sopraffare dall’ansia.

Molti studenti alla fine della triennale sono indecisi sul loro futuro. La domanda ricorrente riguarda proprio la scelta tra un master e una specialistica. Cosa conviene fare? Entrambi i corsi ti consentono di approfondire la tua preparazione accademica, ma sono caratterizzati da aspetti molto differenti. Per capire quale percorso intraprendere leggi la nostra guida qui sotto.

Master o specialistica: una questione di tempo

Per scegliere con cognizione di causa compila una lista di pro e di contro. Sarà la tua personale tabella di valutazione master vs laurea.

Il primo aspetto da considerare è il tempo. Un master ha una durata variabile che va da 6 mesi a 2 anni. La specialistica, invece, dura sempre e comunque 2 anni, indipendentemente dall’ente  universitario.

Se hai necessità di lavorare subito, la tua scelta potrebbe ricadere su un master. Unicusano, per esempio, propone master a L’Aquila da 60 crediti formativi e 1500 ore per una durata complessiva corrispondente a un anno.

Master vs laurea: una questione di approccio formativo

Un altro aspetto molto importante da considerare è il tipo di formazione. La magistrale ha un’impostazione teorica, con programmi che rappresentano un approfondimento delle materie affrontate in maniera meno esaustiva nella triennale.

Il master, invece, si caratterizza per un approccio più pratico e mirato al mondo del lavoro. Di solito, infatti, i programmi sono indirizzati alla formazione di una figura professionale specifica. Non solo, il corpo docente non è costituito esclusivamente da accademici come nel caso della magistrale. Spesso, i master sono tenuti da professionisti che portano nei corsi la propria personale esperienza lavorativa. 

Se la scelta passa attraverso la valutazione dell’approccio formativo, dovresti avere le idee chiare sul tuo obiettivo. Ti interessa approfondire alcune delle materie studiate durante la triennale? Allora, iscriviti alla specialistica.

Vuoi costruirti una professionalità specifica per poterti proporre da subito per un determinato ruolo? La tua scelta deve ricadere su un master.

Master o laurea? Le opportunità lavorative

Se sei ancora indeciso sul percorso da intraprendere, puoi soffermarti un attimo a valutare le opportunità lavorative post laurea e post master.

Secondo il report 2020 di Almalaurea, i master sono più spendibili nel mondo del lavoro:

  • tasso di occupazione pari al’88,6% alla fine del master
  • tasso di occupazione pari al 71,7% alla fine della laurea magistrale

Ovviamente, esistono delle differenze in base all’area disciplinare. I dati, però, sono molto buoni anche per i master di aree in cui trovare lavoro è più difficile, come quella umanistica. Il tasso occupazionale, infatti, corrisponde all’86,4%. 

Nel report si chiarisce che la specialistica non è meno spendibile dal punto lavorativo, ma necessità semplicemente di tempi più lunghi. I laureati magistrali hanno cioè bisogno di più anni per avvicinarsi ai livelli occupazionali degli studenti in possesso di un diploma di master. Dopo cinque anni dal conseguimento del titolo, infatti, i neolaureati magistrali che trovano lavoro stabile sono l’86,6%.

In sintesi, il master riduce i tempi necessari all’individuazione di un’occupazione. La ragione è sicuramente dovuta all’approccio formativo di tipo pratico. Se il selezionatore legge nel CV che il candidato ha seguito un master inerente la figura ricercata dall’azienda, lo considera sicuramente un elemento a favore. 

Master vs laurea: una questione di facoltà

L’ultimo aspetto su cui riflettere nel compilare la tua lista master vs laurea con tutti i pro e i contro riguarda la tua facoltà.

Ci sono cioè aree di studio in cui è più indicato un percorso di approfondimento con la magistrale. Se sei iscritto, per esempio, a ingegneria, è consigliabile la specialistica.

La ragione non riguarda solo l’ambito delle conoscenze, ma anche quello lavorativo. Se vuoi intraprendere il cammino del libero professionista, infatti, devi avere la magistrale per sostenere l’esame di Stato e iscriverti agli albi professionali nella Sezione A. La laurea triennale, infatti, ti consente sì di sostenere l’esame ma dà accesso alla sezione B. Ottieni cioè il titolo di ingegnere junior e sei soggetto a una serie di limitazioni nell’esercizio della professione.

Poniamo, invece, che tu abbia seguito un corso triennale in psicologia e abbia scoperto di avere una passione per la criminologia. In questo caso puoi iscriverti a un master di I livello in criminologia ed evitare la specialistica.

Hai una laurea triennale in economia e sei indeciso, ma ti piacerebbe lavorare nel mondo dello sport? Allora, puoi iscriversi a un master per procuratore sportivo. Se invece ti piacerebbe avere l’opportunità di svolgere la libera professione come commercialista, devi proseguire gli studi e optare per la magistrale.

Come vedi la scelta dipende molto dalla tua facoltà e dalla tua idea di futuro lavorativo. Il consiglio, quindi, è di non fare una scelta avventata, ma di prenderti tutto il tempo necessario per fare chiarezza sui tuoi obiettivi a lungo termine.

Credits immagine: DepositPhoto.com/LuisMolinero


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