Paradisi fiscali: la fine di un’epoca, l’inizio di nuove professionalità

Paradisi fiscali? Sta succedendo il finimondo! Non perché esistono nel mondo posti dove si pagano meno tasse ma perché sembra essere volta al termine quell’era in cui la finanza creativa la faceva da padrona. In Inghilterra s’è alzato un polverone che in altri tempi sarebbe stato impensabile e che ora vede nomi famosi coinvolti e la Regina al centro di tutto il caso. A voi come potrebbe interessare tutto questo? Se siete in piena fase formativa, potreste davvero avere molto da sfruttare. Perché, se è vero che chiusa una porta si apre un portone, è vero che ci sarà sempre più bisogno di nuove professioni economiche in grado di traghettare privati, aziende e governi lontano da possibili tempeste e scandali e in grado di impostare nuovi scenari fiscali sempre convenienti ma di certo non illeciti. L’offerta didattica dell’università Niccolò Cusano è, in questo, ottima perché parte dal corso di laurea in Economia ed arriva fino a master davvero specifici. Cerchiamo di capirne di più con questa guida.

Paradisi fiscali: istruzioni per l’uso circa il vostro futuro. Prima cercate di capire cosa sta succedendo nel mondo su questo tema e poi cercate di capire quali conseguenze ci saranno per darvi modo di anticipare alcune mosse e mettere le mani su un futuro migliore.

Al momento, la notizia sullo scandalo degli evasori famosi che più ha preso piede è che la regina Elisabetta dovrebbe chiedere scusa per il suo coinvolgimento nelle rivelazioni del caso che la stampa definisce “Paradise Papers”. A sostenerlo diverse parti chiamate in causa ma, soprattutto, il leader laburista, Jeremy Corbyn, in risposta alle precise domande di un giornalista al termine della conferenza annuale della Confindustria britannica, tenutasi a Londra. Per la precisione, il politico ha detto:

“Il mancato pagamento delle tasse sui patrimoni miliardari di alcune realtà penalizza, fra l’altro, ospedali e scuole e quindi il paese intero nel suo sviluppo”.

Non solo. La questione dell’evasione fiscale da parte di persone importanti ha smosso anche la premier Theresa May che, per l’occasione, ha lanciato un appello ai contribuenti affinché paghino le tasse dovute. Come da prassi, l’iniziativa non ha convinto le opposizioni, che, invece, hanno rincarato la dose e sono tornate a chiedere, con insistenza, un’inchiesta pubblica contro l’evasione fiscale.

Non è che lo scandalo del fisco defraudato sia tanto diverso negli Stati Uniti. Sul fronte americano, infatti, il segretario al Commercio Usa, Wilbur Ross, ha difeso i propri affari con i russi, svelati dai Paradise Papers, in un’intervista con la Bbc dove ha ufficialmente dichiarato:

“Credo che i media abbiano ingigantito la questione. Non c’è nulla di sconveniente”.

I numeri di questa storia sono chiari: sono oltre 13,4 milioni i documenti riservati ottenuti dal tedesco Suddeutsche Zeitung che li ha condivisi con l’International Consortium of Investigative Journalists e i suoi partner tra i quali il Guardian, la Bbc, il New York Times e l’Espresso, che li pubblica in esclusiva per l’Italia insieme con Report, la trasmissione d’inchiesta di Raitre. Un vulcano in piena eruzione.

Ora che il quadro del Paradise Papers vi è chiaro, chiaritevi come potete “usarlo” a vostro vantaggio. Esistono, infatti, nuove professioni economiche che serviranno sempre di più, mano a mano che i paradisi fiscali cederanno il passo. Non dovrete far altro che formarvi e lo potrete fare con l’università Niccolò Cusano che ha un’offerta didattica che parte dai corsi di laurea, passa dai corsi di preparazione alle professioni ed arriva a master specifici che vi daranno know-how ambito da molti.

Prepararsi all'esame da commercialistaPrepararsi all’esame da commercialista

Un primo iter per approcciarsi in modo professionale alla questione dei paradisi fiscali è acquisire le giuste professionalità per comprenderne il senso e sviluppare un senso critico mirato e sostenuto da un know-how adeguato.

Come? Per esempio facendosi aiutare a diventare commercialisti attraverso un supporto di corso singolo per il superamento di quell’esame di stato per l’abilitazione alla professione di Dottore Commercialista o di Esperto Contabile  stabilita dall’art. 45 del Decreto Legislativo 28 giugno 2005, n.139. E’ ovvio che frequentare questo corso non significa dover rinunciare alla preziosa esperienza di tirocinio svolta presso un professionista o dover rinunciare alla frequenza di specifici corsi di formazione professionale esterni.

Quanto ci vuole a prepararsi all’esame per commercialisti? Il corso ha una durata di sei mesi con un totale di 70 ore di lezioni fruibili, 24 ore su 24 e senza limiti di views, attraverso i video delle lezioni della piattaforma di Learning. Va specificato che questa formazione ad hoc è un mix esatto tra teoria e pratica e, cioè, presenta un programma didattico che si compone di un adeguato numero di esercitazioni interdisciplinari sulle materie oggetto dell’attività professionale.

Quanto costa prepararsi all’esame per commercialisti con Unicusano? Seguendo il senso della mission aziendale che vuole i vostri interessi al centro di tutto, il prezzo è molto basso e cioè di 1000 euro complessivi, pagabili in 2 rate uguali tra loro di 500 euro l’una. Se siete laureati in Economia presso il nostro ateneo, potrete godere di uno sconto che porterà il corso a 750 euro totali.

Cosa fa l’amministratore giudiziario di aziende

Se le cose si saranno messe male, come capiterà a tanti soggetti al centro di questa inchiesta mondiale, avrete modo di usare molte delle competenze acquisite nel master I livello in “Amministrazione giudiziaria di aziende e beni sequestrati e confiscati“. Si tratta di aver frequentato un corso post laurea circa la gestione critica di un’azienda.

Come la cronaca insegna, saprete rispondere alle sempre crescenti istanze provenienti dalle Istituzioni e dalle Autorità giudiziarie e, facendo un passo indietro, avrete know-how per fare contrasto alla criminalità economica organizzata in ordine alla gestione e alla destinazione dei beni sequestrati e confiscati.

Molte delle materie del master in amministrazione giudiziaria delle aziende sono volutamente pratiche, come si fa da decenni negli Stati Uniti. Saprete analizzare le caratteristiche e gli strumenti professionali degli operatori del settore per fare fronte ai profondi mutamenti delle norme giuridiche inerenti l’impresa e il mercato. Bisogna stare sulla cresta dell’onda e voi ci starete.

Quanto durano gli studi da amministratore giudiziario? 1500 ore complessive di lezioni sul portale di Learning che valgono ben 60 CFU Crediti Formativi Universitari. Per chiudere il cerchio dei “numeri” su questo tema, vi informiamo che il master costa 1700 euro in tutto, divisi in rate da 850 euro l’una.

Studiare per proteggere il patrimonio

Cos’è il master di I livello in “Trust – protezione del patrimonio” di Unicusano? E’ un modo per formarsi in un settore atipico dove è necessario venire a capo di diverse criticità emerse nell’applicare in Italia un istituto che non ha affinità con nessuna tipologia adottata dal diritto civile italiano. Non solo. Si tratta dell’unica strada percorribile per dare più fibra alle tendenze privatistiche che intendono adottare tale istituto quale strumento efficace e personalizzabile in base alle varie esigenze nell’ ambito dell’ amministrazione e protezione dei patrimoni.

Chi studia questo corso post laurea in settore economico, insomma, saprà ottimizzare le competenze individuali e gli strumenti professionali attraverso una analisi delle figure del  Trust  quale istituto sfruttabile in vari campi.

I numeri per diventare esperti di Trust in Italia sono 1500 ore di lezioni video su Learning, 60 crediti formativi universitari e 2100 euro di prezzo (pagabili in rate da 700 euro l’una).

E cosa studierete? Non è questa la sede per andare nello specifico ma è interessante per lo meno riportare le macro-aree in cui questo master si suddivide che sono, secondo il sito ufficiali, le seguenti:

  • Alcuni tipi di Trust e la loro efficacia nell’ ordinamento italiano;
  • Strumenti e Politiche anti Trust;
  • Forme di protezione del patrimonio e differenza tra il Trust ed  altri istituti privatistici nell’Ordinamento Italiano;
  • I profili tributari del Trust in Italia;
  • L’inquadramento fiscale del Trust;
  • Le imposte dirette nel Trust.

Come gestire diritto e tutela dei beni artistici

Se i soldi non si possono più mettere in paesi dove le tasse sono basse, bisogna capire come farli fruttare. Chi lo saprà fare, sarà molto appetito ed ambito dalle aziende e dai privati provvisti di capitale. Una strada che si sta aprendo in tal senso è legata al mercato delle opere d’arte, soldi non tassabili e, per chi ama il genere, godibili ogni giorno.

Diventate esperti di gestione del diritto e della tutela dei beni artistici. Come? Col master di I livello in “Diritto e tutela dei beni artistici”. Un corso in cui potrete scoprire cose sugli elementi di diritto civile e penale inerenti, il rapporto tra arte e diritto penale, il tema della  contraffazione, dell’alterazione, della falsificazione e della riproduzione di un’ opera di valore. Saprete, insomma, come muoversi nel mondo del collezionismo d’arte e di armi artistiche.

Quanto costa diventare esperti di beni artistici? 1700 euro pagabili in rate da 850 euro l’una. Va detto che Unicusano prevede una quota d’iscrizione ridotta, pari a € 1.500,00, per i dipendenti della Pubblica Amministrazione e per tutti i suoi laureati.

Attenzione. Il Coordinatore del corso è nominato dal Comitato Tecnico Organizzatore e lo stesso si occupa della nomina della Commissione d’esame finale che sarà composta da 5 componenti e potrà operare validamente con la presenza di almeno tre Commissari. Uno scoglio duro da superare ma al di là del quale c’è un mare calmo ad aspettarvi.

Ora che avete capito come il crollo progressivo ed inesorabile dei paradisi fiscali possa aprirvi nuovi scenari lavorativi e come, in questi scenari, potrete entrarci grazie alla formazione dell’università Niccolò Cusano, non vi resta che integrare la guida con tutte le informazioni che troverete in rete. In rete ma, soprattutto, nei nostri canali social ufficiali o tra le righe di quegli articoli che pubblichiamo tutti i giorni nel nostro blog accademico della città dell’Aquila. Potrete, infine, farci le domande che vorrete scrivendoci i quesiti attraverso il form informativo.


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