Laurea in Giurisprudenza a L’Aquila
La laurea in giurisprudenza a L’Aquila è strutturata con un ciclo di studi di durata quinquennale. Hanno accesso alla facoltà tutti gli studenti in possesso di un diploma di scuola superiore e di buone conoscenze culturali e storiche e di una buona padronanza della lingua italiana.
Al momento dell’iscrizione, inoltre, gli studenti sono tenuti a sostenere un test di ammissione non vincolante disponibile sulla piattaforma online. Il test serve al corpo docente per valutare l’esistenza di eventuali carenze formative e assegnare dei crediti formativi aggiuntivi (OFA).
Gli studenti affronteranno cioè un percorso formativo impegnativo e appassionante, che consentirà loro di approfittare di tutte le chance occupazionali del moderno mondo del lavoro.
Un’indagine di Almalaurea, condotta nel 2019 su quasi 2000 avvocati, ha fornito dati molto interessanti sul livello di soddisfazione professionale dei laureati in giurisprudenza. L’81% degli intervistati, infatti, rifarebbe esattamente lo stesso percorso universitario.
Laurea in Giurisprudenza a L’Aquila: gli esami e la piattaforma e-learning
La laurea in giurisprudenza prevede il conseguimento di 300 crediti formativi, distribuiti in cinque anni di studi (60 crediti all’anno).
Gli studenti dovranno sostenere gli esami di diritto privato, economia politica, diritto costituzionale, diritto commerciale, diritto amministrativo, politica economica, diritto tributario, diritto civile e non solo. Sono previsti, inoltre, tre esami con materia libera da scegliere tra diritto canonico, diritto penitenziario, diritto dell’ambiente, diritto sportivo e non solo.
Gli studenti potranno seguire le singole lezioni sulla piattaforma della facoltà, accedendo in piena libertà in qualsiasi momento della giornata. In questo modo potranno organizzare in autonomia lo studio e sfruttare tutti i vantaggi della laurea online.
La prova finale per il conseguimento della laurea magistrale consiste nella stesura e nella discussione di una tesi originale. A decidere il voto ci sarà un’apposita commissione giudicante.
La laurea in giurisprudenza e le possibilità occupazionali
Al termine del percorso di studi, i neolaureati acquisiscono delle competenze codificate dall’ISTAT:
- avvocato (civilista, penalista e patrocinante in cassazione)
- esperti legali in imprese (consulenti in proprietà industriali, esperti di contrattualistica, giuristi d’impresa)
- esperti legali in enti pubblici (avvocato distrettuale, avvocato di stato, avvocato generale, giudice di commissione tributaria, sostituto di avvocato dello stato, specialista in attività di arbitrato e conciliazione)
- notaio
- magistrato (magistrato di cassazione, magistrato di tribunale, uditore giudiziario, consigliere della corte dei conti, consigliere di stato, giudice di pace, pubblico ministero, magistrato d’appello, consigliere di stato, referendario della corte dei conti)
- dirigenti della magistratura ordinaria (presidenti della corte d’appello, del tribunale dei minori, del tribunale di sorveglianza e della corte di cassazione, procuratori della repubblica, procuratori generali della corte d’appello e della corte di cassazione)
- dirigenti della magistratura amministrativa e delle giurisdizioni speciali
I laureati hanno cioè molti sbocchi professionali tra cui scegliere, inclusi l’insegnamento, le consulenze professionali e il giornalismo. Ciascun percorso ha le proprie regole e il proprio iter, tra cui tirocini, esami di stato e concorsi pubblici da sostenere e superare con esito positivo per poter accedere alla professione prescelta.
La laurea magistrale, inoltre, consente di accedere alla formazione continua e specialistica grazie all’iscrizione ai master universitari di II livello.