I 5 avvocati più famosi nella storia

Stai studiando giurisprudenza e ti piacerebbe conoscere gli avvocati famosi nella storia? Di avvocati si parla già nell’antica Roma. Il nome stesso con cui si identifica la professione è di derivazione latina.

Advocatus, infatti, deriva dal verbo advoco che significa chiamato a me, vale a dire chiamato per difendermi. Nell’antica Roma, però, gli avvocati avevano un ruolo civico e di solito non venivano pagati dai loro clienti. Tra gli avvocati famosi nella storia romana si possono citare Paolo, Gaio, Modestino, Papiniano e Eneo Domizio Ulpian.

Conoscere le storie degli avvocati famosi che hanno esercitato in Italia nel corso degli anni è un ottimo modo per trarre ispirazione per la propria professione futura. Le carriere di questi grandi professionisti, infatti, sono un esempio da seguire, sia che tu voglia diventare avvocato o che tu voglia capire come diventare giudice tributario, magistrato o pubblico ministero.

Avvocati famosi: le storie di grandi professionisti

Il nostro approfondimento sugli avvocati famosi nella storia inizia con Lidia Poët, la prima donna a iscriversi all’ordine degli avvocati. Lidia era una donna caparbia, intelligente e molto attenta alla questione femminile. La sua tesi di laurea, infatti, verteva proprio sul diritto di voto alle donne. Purtroppo, il procuratore generale della Corte d’Appello di Torino revocò la sua iscrizione all’ordine, avvenuta il 9 agosto 1883. Non servì a nulla l’articolato ricorso presentato da Lidia, che decise comunque di non arrendersi e riuscì a esercitare la professione lavorando nello studio legale  del fratello.

Alla fine del primo conflitto mondiale e dopo aver ricevuto una medaglia per il suo contributo come crocerossina, Lidia ottenne la tanto desiderata iscrizione all’albo e divenne avvocata. Il 17 luglio 1919, infatti, fu promulgata la legge Sacchi che consentiva l’accesso delle donne ai pubblici uffici. Legge che, di fatto, permetteva la carriera di avvocato alle donne, ma non quella di magistrato.

Un altro avvocato che ha fatto la storia del diritto in Italia è stato Pietro Calamandrei, considerato uno dei padri del codice di procedura civile del 1940. Laureatosi a Pisa nel 1912, diventò professore di procedura civile all’Università di Messina nel 1915. La sua figura è stata molto importante sia per la sua concezione  del ruolo professionale dell’avvocato che per la sua rettitudine.

Piero Calamandrei, infatti, merita un posto tra gli avvocati famosi nella storia per aver puntato l’attenzione sul lato umano della professione forense, sottolineando la centralità della condizione del cliente. Non solo, è rimasta nella storia anche la sua decisione di non sottoscrivere la lettera di sottomissione a Mussolini. A causa proprio di questa decisione, Calamandrei fu costretto a dimettersi dall’incarico universitario, che riprese dopo la caduta del fascismo.

Il terzo nome di questo piccolo elenco di avvocati è ancora quello di una professionista donna. Si tratta di Tina Lagostena Bassi, avvocatessa nota soprattutto per la sua attenzione nei confronti dei diritti delle donne. È diventata famosa a livello nazionale, infatti, per aver assunto il ruolo di avvocato difensore di Donatella Colasanti, una delle vittime del massacro del Circeo.

Le sue arringhe durante il processo, trasmesso dalla RAI, hanno rotto il muro di omertà che circondava le violenze sulle donne. Fu lei, infatti, a portare la parola stupro in tribunale alla fine degli anni ’70 e ad alzare il velo sulle vittime di sesso femminile. Il suo impegno a favore di una giustizia più equa si è tradotto anche nella fondazione della linea di aiuto Telefono Rosa.

Gli avvocati diventati Presidenti della Repubblica

Gli avvocati nella storia della nostra repubblica sono stati sempre molto importanti. Diversi presidenti, infatti, hanno una formazione legale e hanno svolto la professione di avvocati, incluso il Presidente Sergio Mattarella.

Tra questi dobbiamo citare Enrico De Nicola, importantissimo per l’ordine in quanto fondatore della cassa previdenziale degli avvocati. Non solo, De Nicola va citato anche come primo Presidente della Repubblica dopo la caduta del regime fascista.

Il suo impegno in politica è andato di pari passo con l’esercizio della professione. De Nicola, infatti, aveva il suo studio legale a Napoli ed è stato l’uomo da cui è dipesa la formazione legale di diverse figure molto importanti per la nostra repubblica e per l’avvocatura.

Sono stati suoi allievi, infatti, il presidente Giovanni Leone e il giurista Francesco De Martino, convinto antifascista e membro di spicco del partito socialista italiano.

Giovanni Leone è l’ultimo tra gli avvocati famosi nella storia che vogliamo citare. Ha ricoperto la carica di sesto Presidente della Repubblica (1971-1978) ed è stato un avvocato e un professore di diritto penale, con una importante schiera di ex allievi. Tra i suoi studenti universitari c’è stato anche Aldo Moro.

Giovanni Leone, inoltre, ha scritto diversi testi di diritto penale, su cui hanno studiato generazioni di studenti universitari, e ha esercitato la professione di avvocato in molti processi importanti passati alla storia.

Cosa ne pensi? Quale di queste figure ha attirato la tua attenzione al punto da indurti ad approfondirne la biografia umana e professionale?


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