Meditazione mindfulness: che cos’è e perché può aiutarvi
Meditazione mindfulness? Non è solo una moda e, soprattutto, per voi studenti non deve essere solo un modo per strizzare l’occhio all’Oriente. Stare sui libri all’università genera stress, è comprovato ed è indubbio, per cui è molto importante non mettere la testa nella sabbia su questo problema ma prenderne atto per cercare, quindi, soluzioni concrete. Oltre alla corretta gestione del tempo libero dopo un esame universitario, anche la fase dell’apprendimento merita attenzione. Vedrete che, se affronterete le materie forti di un autocontrollo reale, tutto sarà più semplice. Siete giovani ed è normale che i giovani non si sappiano conoscere al 100%. Ora però, nel vostro percorso di crescita che inizia al momento dell’iscrizione ad un corso di laurea e si completa quando venite nominati dottori, dovete aggiungere le tecniche base su come rilassarsi durante la preparazione. Ecco la mini-guida che fa per voi.
La meditazione mindfulness è una disciplina in forte crescita. E’ indubbio che ci sia una componente di moda (capita per ogni cosa) ma la moda attecchisce perché il terreno è fertile. Andiamo tutti di fretta e non ci guardiamo più dentro. Forse è giunto il momento di aumentare l’introspezione per trovare un nuovo e più solido equilibrio.
Se siete studenti, poi, tutto questo discorso vale ancora di più. Gli anni all’università sono belli e resteranno indimenticabili per sempre ma sono anche molto duri. Ci si aspetta tanto da voi e ci si aspetta anche una forte crescita caratteriale. Usate tutti i mezzi possibili per riuscirci. La mindfulness è uno di essi.
Tecnicamente si tratta di una parola inglese che significa “consapevolezza” ma in un senso preciso. Quale lo spiega bene Jon Kabat-Zinn, uno dei pionieri di questo approccio, in queste parole: “Mindfulness significa prestare attenzione, ma in un modo particolare: con intenzione, al momento presente e in modo non giudicante”. Altri dicono che sia “un modo per coltivare una più piena presenza all’esperienza del momento, al qui e ora”.
Il legame con la meditazione in senso oggettivo è forte. Perché meditazione può anche essere ricerca della consapevolezza che, non a caso, è una delle principali tradizione meditative del buddhismo classico e consiste proprio nel proporre un livello iniziale di pratica di meditazione che sia adeguato e adatto a contesti quotidiani. Si lavora, in sintesi, sull’esperienza di vita normale che esperite tutti i giorni. Lo scopo della meditazione mindfulness è darvi un supporto a mettervi in una diversa relazione col disagio, che prima o dopo, in un modo o nell’altro, tutti sperimentiamo. Lo studente vive costantemente col disagio: delle lezioni che non sempre capisce, dell’esame che teme di non passare, del rapporto col docente di amore e odio. Questa potrebbe essere una soluzione per calmarsi e, quindi, rendere di più.
Come si fa meditazione
Ci perdonerete la semplificazione. Sappiamo che come si fa meditazione non è qualcosa che si possa spiegare in poche righe, alcuni monaci tibetano impiegano una vita a capirlo. Noi vogliamo solo dare delle tecniche base per meditare a casa. Eccole:
- Seguite il vostro respiro;
- Liberate la mente;
- Ripetete un mantra;
- Concentratevi su un semplice oggetto visivo;
- Praticate la visualizzazione;
- Eseguite una scansione del vostro corpo;
- Provate la meditazione del chakra del cuore;
- Provate le meditazione camminata.
Perché fare meditazione
Acquisire in modo corretto le pratiche della meditazione mindfulness non sarà immediato. Noi, però, vi spingiamo a farlo. Per farvi capire quanto aiuterà la vostra carriera accademica, ecco alcune chiare ed incontrovertibili ragioni sul perché fare meditazione:
- Il dolore fisico si allevia, perché vi concentrate su altro;
- Il sistema immunitario migliora, perché abbassate il livello di stress che lo mina;
- La fiducia in voi stessi cresce, perché rimetterete a fuoco le vostre potenzialità;
- I rapporti sociali si ravvivano, perché avrete meno ansia di dimostrare la vostra superiorità sui simili;
- La concentrazione sarà più solida, perché sarà allenata come un muscolo e sarà, quindi, più solida.
Ricordatevi, inoltre, che lo stato di calma e di tranquillità aiuta a stimolare alcuni talenti nascosti spesso messi in secondo piano durante periodi di forte stress. Per esempio, per essere creativi è necessario un buon equilibrio tra pace e dinamicità, raggiungibile facilmente grazie alla meditazione. Non solo, anche la felicità emotiva è un altro punto che dev’essere fortemente esplorato durante la meditazione. In molti affermano, non a caso, che chiunque mediti senta subito una felicità interiore giustificata dall’assenza di caos e la mancanza di stress.
Se avete voglia di entrare ulteriormente nelle tecniche della meditazione mindfulness, sappiate che il web è pieno di informazioni e tutorial a riguardo e che esistono tantissimi libri di testo sul tema. Noi continueremo a trattare l’argomento legato alla gestione del tempo libero che ogni studente deve praticare e ai trucchi per migliorare la propria produttività sui libri. Meno ansia significa, infatti, più resa. Non vi resta che continuare a seguirci. Dove? Attraverso gli articoli del nostro blog accademico della città dell’Aquila ma anche attraverso il nostro form informativo la cui funzione è proprio di mettervi in contatto con noi per domandarci tutto quello che potrebbe servirvi di conoscere.