“Non so cosa fare”: come superare l’indecisione dopo laurea

L’indecisione dopo la laurea è normalissima. Se ti ronza in testa sempre la stessa frase “Non so cosa fare“, tranquillo è il pensiero classico che coglie tutti alla fine di un percorso impegnativo.

Come affrontare la fase difficile della conclusione degli studi universitari? Dovresti tranquillizzarti un attimo, riposarti, ritrovare le energie e pensare al post laurea e a cosa ti attende.

Noi ti proponiamo qualche consiglio per iniziare nel modo migliore la fase successiva all’università.

Indecisione dopo laurea: studio o lavoro?

Il tuo non so cosa fare riguarda l’indecisione tra lavoro e studio? Per scegliere senza paure concentrati sui tuoi obiettivi futuri, vale a dire sulla professione che vuoi intraprendere.

Se il tuo sogno, per esempio, è  lavorare come criminologo, dovrai aspettare a cimentarti con il lavoro e seguire un master.

Se hai conseguito la laurea triennale, potrai iscriverti a un master di I livello. Se invece hai terminato il percorso universitario con una laurea magistrale, hai accesso ai master universitari di II livello.

Un master di primo livello, per esempio, prevede l’acquisizione di 90/120 crediti formativi ed è inserito nel Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF).

Quando compili un curriculum da inviare per un colloquio all’estero, l’EQF è fondamentale perché stabilisce una corrispondenza tra i titoli italiani e quelli internazionali. Il possesso di un  master di I livello ti consente di dichiarare una preparazione corrispondente al settimo livello:

• Livello 1: diploma di licenza del primo ciclo di studi
• Livello2: certificato di competenze di base
• Livello 3: attestato di qualifica di operatore professionale
• Livello 4: diploma professionale di tecnico, diploma liceale, diploma di istruzione tecnica, diploma di istruzione professionale e certificato di specializzazione tecnica superiore
• Livello 5: diploma di tecnico superiore
• Livello 6: laurea triennale, diploma accademico di primo livello
• Livello 7: laurea magistrale, diploma accademico di secondo livello, Master universitario di I livello, diploma accademico di specializzazione, diploma di perfezionamento
• Livello 8: dottorato di ricerca, master universitario di II livello

Come vedi il master ti dà una specializzazione riconosciuta in tutti i paesi della Comunità Europea. Se il tuo sogno è intraprendere una professione specifica, la frequentazione di un master ti offre la preparazione giusta e i titoli per realizzare i tuoi desideri professionali. 

Non so che fare: l’ansia è controproducente

Appena finiti gli studi la ricerca del primo lavoro può generare molta ansia. Non hai sofferto di indecisione dopo la laurea e ti sei subito tuffato nella ricerca? Non è un errore, ma può diventarlo se non ti sei preparato bene.

Il primo scoglio è la compilazione del curriculum. A differenza di chi è già da qualche anno nel mondo del lavoro, non avrai molto da scrivere nella parte dedicata alle esperienze. Avere di fronte a sé una pagina bianca può generare ansia. Se poi all’invio dei curriculum non seguono risposte, l’incertezza potrebbe aumentare.

Quali sono i segnali che si sta scivolando in una situazione complessa?

• sensazione di incertezza riguardo le proprie reali possibilità
• mancanza di fiducia in sé stessi
• disagio nella compilazione dei classici moduli per la ricerca di lavoro
• demotivazione in crescita
• senso di inadeguatezza

Questi segnali non fanno che aumentare quella sensazione “Non so cosa fare”. Ci sono dei piccoli passi da compiere, però, che consentono di aggirare l’indecisione dopo la laurea ed evitare che si trasformi in un problema.

Fissa degli obiettivi: inizia con il curriculum

Per scacciare l’indecisione dopo la laurea inizia dalla compilazione del curriculum. Il tuo problema è l’esiguità delle esperienze. Bene, non ti preoccupare e non cercare di dilungarti troppo per nascondere la lacuna. La tua età parlerà per te e non c’è bisogno di inserire notizie poco veritiere.

Sii sintetico e scrivi solo le cose importanti ai fini dell’ottenimento del lavoro. Quali? Soffermati sui titoli di studio e sulle competenze linguistiche e informatiche.

Nel tuo caso è bene allegare al curriculum una lettera di presentazione, che sopperisca all’assenza di esperienze.

La lettera di presentazione: fondamentale nelle autocandidature

La lettera di presentazione è molto importante, soprattutto per i profili con poche esperienze lavorative pregresse. Si tratta, infatti, di un testo in cui il candidato spiega al recuiter perché lui è la persona perfetta per quel ruolo. Nella lettera cioè è possibile scrivere quello che manca nel curriculum, sottolineando competenze e caratteristiche personali in linea con la figura richiesta.

Dovrai adattare la lettera alla singola azienda a cui la invii. Non potrai cioè inviare sempre la stessa per tutte le candidature, altrimenti perde di efficacia.

Non sai come scriverla? Non ti preoccupare, imparare cose nuove in questa fase così delicata ti consente di tenere lontano quel pensiero “Non so cosa fare”.

Qui sotto, i nostri consigli:

• scrivi una lettera esaustiva ma non prolissa. Sono sufficienti 12/15 righe
• sottolinea le motivazioni che ti hanno indotto a rispondere all’annuncio
• indica le tue capacità senza elencarle semplicemente. Cerca di introdurle nel discorso facendo riferimento, per esempio, a studi o a esperienze che ti hanno consentito di maturare competenze specifiche
• evidenzia i tuoi punti di forza
• non andare fuori tema

Se ti senti in difficoltà, prova a scaricare on line un modello di lettera di presentazione e a dargli un’occhiata.

Imposta la tua ricerca di lavoro

Dopo aver scritto il CV e la lettera di presentazione, sei pronto a cercare lavoro. Hai diversi canali a disposizione:

• portali on line dedicati alla ricerca di lavoro
• agenzie interinali con sede fisica
• sezione Lavora con noi dei siti delle aziende private

In questa fase protesti anche decidere di lavorare nel settore pubblico, a cui si accede tramite concorso. Per lavorare, ad esempio, nella pubblica amministrazione potresti trovarti di fronte alla seguente tipologia di prove:

• concorsi pubblici per esami: si tratta di concorsi con prove scritte e orali. È previsto anche l’accertamento della conoscenza della lingua straniera
• concorsi pubblici per titoli: le graduatorie vengono formate sulla base dei titoli posseduti al momento dell’invio della domanda
• concorsi pubblici per titoli ed esami: in questo caso la formazione della graduatoria dipende sia dalle votazioni ottenute durante le prove che dai titoli posseduti al momento della presentazione della domanda

Rivolgiti ai professionisti dell’orientamento

Ti sei dato da fare senza ottenere nulla? In queste situazioni la brutta sensazione di spaesamento connessa a quel “Non so cosa fare” potrebbe aumentare. Per evitare confusione e scoraggiamento rivolgiti ai professionisti dell’orientamento lavoro.

Si tratta di specialisti che ti aiuteranno a fare luce sui tuoi obiettivi e ti mostreranno con chiarezza gli errori che commetti nella ricerca di lavoro.

Non solo, ti daranno utili consigli per la compilazione del CV e per le modalità di invio e ti prepareranno ad affrontare con più sicurezza i colloqui di lavoro.

Ti lasciamo con qualche piccolo suggerimento ulteriore che potrebbe esserti d’aiuto:

• partecipa ai career day organizzati per fornire ai neolaureati informazioni sul mondo del lavoro
• iscriviti nelle banche dati dei laureati
• abbina la ricerca di lavoro con uno stage
• adotta un metodo di ricerca personalizzato su di te. Non cercare lavoro ogni minuto della giornata. Dedica un certo tempo ogni giorno o ogni due giorni. Stabilisci una formula che ti consenta di sentirti propositivo, ma che ti permetta di evitare l’ossessione controproducente.
• non impegnarti solo nella ricerca del lavoro. Coltiva le tue passioni, esci e cerca di condurre una vita il più possibile normale e propositiva

Allora se sei in procinto di laurearti, segui i nostri consigli e non cadrai nel tunnel del non so cosa fare!