Primo e ultimo esame: come affrontarli?

Vuoi vivere un buon percorso universitario e cerchi informazioni sul primo e ultimo esame? Sono entrambi delle tappe molto importanti. Il primo esame è una sorta di banco di prova per rompere il ghiaccio, mentre l’ultimo esame rappresenta lo sforzo finale prima di raggiungere il traguardo.

Consigli e suggerimenti su come affrontarli sono molto preziosi per evitare che queste due prove si trasformino in scogli insormontabili. Scopri insieme a noi come fare a superarli e a terminare gli studi con successo.

Primo e ultimo esame: tieni a bada l’ansia

Primo e ultimo esame sono caratterizzati sempre da un picco di ansia, anche se scatenata da motivazioni diverse.

Nel caso del primo esame si tratta di panico da prima volta. Non hai mai affrontato prima questo tipo di prova e l’insorgere di un po’ di tensione è assolutamente normale. In occasione dell’ultimo esame, invece, il panico è quello tipico da prestazione finale. Dopo un percorso di 3/2 anni ti troverai a dover gestire stanchezza e cali di concentrazione, che potrebbero avere come conseguenza un aumento della tensione. Come fare per tenerla a bada? Non pensare all’ansia come a un nemico. Il tuo obiettivo non è combatterla con aiuti farmacologici, ma mantenerla a livelli accettabili. Se l’ansia non raggiunge picchi pericolosi, può essere un ottimo stimolo a fare meglio. Prova a rifletterci. Quando sei ansioso per un esame, ti senti anche spronato a fare di più e a dare il meglio di te per non fallire la prova. 

In caso dovessi notare un certo aumento della tensione, usa questi stratagemmi:

  • adotta una tecnica di rilassamento
  • concentrati sul respiro prima di studiare. Trova cioè una posizione comoda e inspira ed espira focalizzandoti solo sul flusso d’aria. Vedrai che ti aiuterà a rilassarti
  • pratica la meditazione
  • scaricati con lo sport (corsa, nuoto, ginnastica)
  • stabilisci una routine pre esame

L’ultimo suggerimento ha una funzione molto tranquillizzante il giorno stesso dell’esame. Per mettere in atto la tua routine cerca prima di tutto di capire cosa ti fa stare bene. Adori, per esempio, le colazioni al bar con cappuccino e brioche? Allora, fai la tua colazione in caffetteria prima di ogni esame e trasformala in una routine. Questo semplice stratagemma ti sarà utilissimo per arrivare calmo davanti al tuo professore. 

Primo esame: metti in conto il fallimento

Nel caso del primo esame, in particolare, devi imparare a mettere in conto la possibilità di non superarlo. Tutte le cose mai affrontate prima hanno una componente di novità che potrebbe risultare spiazzante.

Per non trasformare una eventuale bocciatura in un problema, impossibile da superare, prova a considerare l’ipotesi di una prova da ripetere. In fondo, errare è umano e la percentuale di errore aumenta in caso di prime volte. Non c’è niente di male nel dover ripetere un esame, basta fare tesoro degli insegnamenti ricavati dagli sbagli commessi.

In caso di esito negativo cerca cioè di capire dove hai sbagliato: il tuo metodo di studio non ha funzionato? Ti sei fatto assalire dal panico? Sei stato sveglio tutta la notte a ripetere? Ecco, le immersioni totali la sera prima di un esame non sono mai una buona idea. Meglio concludere tutto con un giorno di anticipo e passare le ultime 24 ore a rilassarsi.

Per superare il primo e l’ultimo esame studia per obiettivi

Per rendere più efficace lo studio devi stabilire una tabella di marcia. Fissa ogni giorno il numero di pagine da studiare, gli appunti da rivedere e le cose da ripetere. Organizza cioè una sorta di piano d’attacco che ti consenta di terminare tutto entro la data dell’esame. Ricordati sempre: meglio finire il programma con un giorno di anticipo. Prevedi anche dei giorni di pausa, molto utili in caso di imprevisti che non ti consentano di studiare.

Può sembrarti una cosa noiosa, ma è molto efficace anche per tenere a bada l’ansia. Se non vuoi farlo usando carta, calendario e penna, scarica un’applicazione. Qui sotto, te ne proponiamo un paio:

  • Agenda studio per Android e iOS
  • My Study Life per Android e iOS

Stabilire un piano giorno per giorno ti consente di adottare una strategia di studio per obiettivi. Al termine della singola giornata, infatti, devi sempre verificare se sei riuscito a fare tutte le cose in calendario.

Questo metodo ti aiuta a essere costante, favorisce l’aumento delle sicurezza e riduce la tensione. Fissare degli obiettivi misurabili e quantificabili (il numero di pagine da studiare in un giorno) ha un effetto molto positivo sul tuo stato d’animo. Sapere che stai procedendo nella maniera giusta, infatti, ti fa essere più sereno. E la serenità è fondamentale per dare il meglio di te nello studio. 

Aiuta la memoria

Se il primo e ultimo esame sono pieni di dati e di informazioni da memorizzare, affidati a una tecnica che aiuta la memoria. Le mappe mentali, per esempio, sono molto efficaci da questo punto di vista. Ti basta costruirle a partire da un nucleo centrale (argomento principale) da cui si diramano tutte le sottocategorie per parole chiave. In questo modo sviluppi tutto un concetto e lo memorizzi in maniera molto più rapida. Ci sono anche degli strumenti tecnologici che ti vengono in aiuto. Esistono cioè dei software per la costruzione delle mappe mentali:

  • iMindMap, software a pagamento per Windows e Mac. È disponibile anche con la prova gratuita per 7 giorni
  • MindMeister software per Windows e Mac completamente web-based. Potrai cioè avere le tue mappe sempre aggiornate nel cloud
  • Coogle, software disponibile sia nella versione a pagamento che in quella gratuita

Per aiutare la memoria puoi anche utilizzare la tecnica del ripasso. Qui sotto, qualche suggerimento per applicarla:

  • ogni 20 minuti di studio fai un elenco con i punti che desideri fissare bene
  • al termine dalla giornata di studio ripassa i punti segnati in elenco
  • dopo tre giorni, riprendi i punti e ripassali un’altra volta

Questa tecnica ti aiuterà a ricordare meglio i concetti chiave che hai selezionato, aiutando la tua memoria a lungo termine.

Liberati dai pensieri negativi

Spesso il primo e ultimo esame sono accompagnati da pensieri di questo tipo: il programma è troppo lungo non ce la farò mai; il prof boccia tutti perché io dovrei superare l’esame?; non mi sento pronto, meglio rimandare; non sono abbastanza preparato; questo esame è impossibile.

Tutti questi pensieri non ti aiutano ad avere la serenità giusta per studiare. L’autostima bassa è un brutto handicap, perché fa sì che studiare bene diventi più difficile. Aprire i libri con l’idea che tutti gli sforzi saranno vani rende le ore di studio davvero poco proficue. Finirai cioè per trasformare in realtà quelli che sono solo pensieri poco positivi.

Per evitare che l’autostima bassa influenzi negativamente la tua preparazione, devi stare sempre allerta. Non appena senti che stai formulando uno dei pensieri elencati sopra, fai un semplice esercizio: trasforma la frase da negativa in positiva.

Una dichiarazione come “non supererò mai questo esame” diventa “supererò questo esame” oppure “non mi sento pronto, meglio rimandare” diventa “sarò pronto perché non voglio rimandare”.

Questo semplice esercizio, applicato con costanza, è una sorta di mantra che aiuta a non scivolare nell’autocommiserazione. Nel caso poi dell’ultimo esame, ci sono già tutti quelli superati a fare da stimolo positivo. In fondo, se hai già sostenuto con successo 15 o 20 esami, perché mai non dovresti superare l’ultimo?

Credits immagine: DepositPhoto.com/KrisCole


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