Quando ripetere un esame?

Ripetere un esame è sempre la scelta giusta? Non esattamente. Ci sono diversi fattori da considerare prima di rifiutare un voto basso. Il primo elemento da valutare è il tempo. Se sei indietro con il programma, non puoi ripetere un esame a cuor leggero.

Al contrario quando si tratta dei primi esami, ripeti tranquillamente senza stare lì a pensarci due volte. Hai tutto il percorso universitario davanti a te per rimediare. Tra l’altro, i primi esami sono di rodaggio ed è più facile incappare in un piccolo fallimento. Scopri insieme a noi quando è possibile rifare un esame senza scatenare effetti collaterali negativi.

Rifiutare il voto di un esame: è possibile?

Prima di rispondere al quesito “quando conviene ripetere un esame”, va fatta chiarezza sull’esistenza o meno della possibilità di rifiutare un voto. Su questo aspetto si sono espressi sia il CUN (Consiglio Universitario Nazionale) che alcuni garanti degli studenti dei singoli atenei. Secondo il CUN, per esempio, gli studenti non hanno il diritto di rifiutare l’esito favorevole di un esame. Il garante degli studenti di Bologna, invece, è di parere opposto.

Dato che la questione si è rivelata controversa, la soluzione è stata demandata al singolo ateneo. Ci sono cioè università che consentono di rifiutare il voto una volta sola e università che non pongono limiti, lasciando spesso la decisione al docente. Può capitare, infatti, che il professore stesso sia titubante dopo una prova e dopo aver controllato il libretto dello studente. Cosa significa? Il docente potrebbe invitare lo studente a riflettere sull’eventualità di ripetere l’esame quando sarà più preparato.

Per capire come funziona devi leggere il regolamento della tua università. È bene informarti su questo aspetto prima di sostenere l’esame. In questo modo saprai in anticipo quali sono le tue opzioni e la tua decisione sarà più meditata.

Salto dell’appello per rifare un esame

I regolamenti delle singole università in materia di ripetizione degli esami differiscono anche per il numero di volte in cui ti puoi presentare nella singola sessione. Ci sono atenei che ti permettono di ripetere la prova senza limitazioni e atenei che impongono il salto dell’appello. Cosa significa? Poniamo che devi sostenere l’esame nella sessione estiva e sono previsti tre appelli il 25 giugno, il 15 luglio e il 28 luglio.

L’esame sostenuto il 25 giugno non è andato bene e devi ripresentarti. Se la tua università prevede il salto dell’appello, ti tocca evitare la data del 15 luglio. Dovrai cioè saltare il secondo appello e presentarti al terzo.

Accettare o rifiutare un esame: cosa conviene fare?

Ovviamente, la decisione di rifiutare o meno un esame è soggettiva. Non possiamo dirti cosa fare, ma possiamo invitarti a riflettere su alcuni aspetti per fare la tua scelta in maniera più ponderata.

Ci sono degli elementi oggettivi, però, che fanno pendere la bilancia in favore del ripetere un esame. Se hai una media molto alta con buone probabilità di laurearti con il massimo, rifiutare un 18 è la scelta giusta.

Nel prendere una decisione di questo tipo considera sempre anche l’aspetto psicologico. Vedere la media abbassarsi potrebbe scatenare sentimenti di frustrazione e scoramento, con successiva riduzione della motivazione e della concentrazione. Risultato? Studi con meno profitto e potresti incappare in un secondo risultato non brillante all’esame successivo.

La media non è l’unico aspetto da analizzare. Ci sono altre situazioni in cui valutare l’opzione della ripetizione della prova è una scelta saggia:

  • pensi che il voto non rispecchi la tua preparazione perché ti sei lasciato prendere dall’ansia
  • hai la certezza di poter migliorare perché sei consapevole di aver fatto un tentativo. Ti sei cioè presentato sapendo di non aver studiato al meglio
  • hai bisogno di alzare la media

L’ultimo punto dell’elenco è molto importante. Se non hai mai rifiutato esami e ti ritrovi con una media insoddisfacente, valuta di ripetere un esame. Datti una possibilità di alzare la media e di laurearti con un voto più alto. Ci sono contesti lavorativi, come quello dei concorsi pubblici, in cui il voto di laurea ha il suo peso.

Quando accettare un voto basso

Se ci sono situazioni in cui è meglio rifiutare un voto basso, ci sono anche situazioni contrarie. In alcuni casi, infatti, è controproducente ripetere un esame. Quali? Te le elenchiamo qui di seguito:

  • hai già ripetuto quell’esame una o più volte e continui a ottenere risultati poco brillanti
  • la materia non ti entusiasma particolarmente e la studi con fatica. In questa situazioni riprendere in mano gli stessi appunti e gli stessi testi è molto pesante. Questo significa che la tua preparazione potrebbe essere identica, se non peggiore, al momento della ripetizione della prova
  • sei già uno studente fuori corso e hai necessità di concludere il tuo percorso senza dilatare ancora di più i tempi

Valuta l’importanza della materia

Prima di accettare o rifiutare un voto considera anche il tipo di esame sostenuto. Nel piano di studi di ogni singola facoltà ci sono materie più importanti e materie che, per semplificazione, potremmo definire meno importanti.

Poniamo che tu sia iscritto alla laurea triennale di scienze motorie e abbia preso un voto basso all’esame di informatica. Cosa ti conviene fare? Probabilmente accettare è la scelta giusta. Informatica non è una delle materie portanti del corso ed evitare di ripetere la prova è assolutamente strategico. Ti consente, infatti, di ripetere esami di materie fondamentali, in cui prendere un voto alto è importante anche in vista della possibilità di richiedere la tesi. Nel caso di scienze motorie cioè devi valutare la ripetizione di un esame quando si tratta di materie come diritto dello sport, fisiologia, attività motoria e così via.

Quando sei indeciso sull’opportunità di rifiutare o meno un esame, fai una semplice valutazione a partire dalla materia in relazione alla facoltà. Questa piccola riflessione ti consente di prendere subito la decisione giusta. Se sei iscritto a giurisprudenza, è più giusto rifiutare un brutto voto in diritto privato che un voto basso all’esame di lingua straniera.

Verifica la media del voto di laurea

Come abbiamo già visto ripetere un esame ha un senso quando si punta a un buon voto di laurea. Questo pone diversi quesiti: quale voto è da considerare troppo basso? Si può rifiutare un 23 o un 24?

Poniamo che ti stia bene un voto di laurea corrispondente a 100/102 perché non hai mai ambito al 110 e lode. Questo significa che dovrai ottenere una media ponderata degli esami pari a 26. Come sai il voto di laurea si calcola così:

  • media ponderata X 110 (voto massimo della tesi)/30 (voto massimo ottenibile per un esame)

se aspiri a 100/102 questo è il tuo calcolo

  • 26×110/30 = 95,33

Alla media di partenza, infatti, vanno aggiunti 0,33 punti per ogni lode ottenuta a un esame e i punti attribuibili alla tesi, che possono andare da un minimo di 0 a un massimo di 6/7 punti. Di solito, per esempio, per la tesi triennale si concedono massimo 6 punti. 

Questo significa che una media di 26 potrebbe portare ad almeno 101/102 come voto finale. Prima di rifiutare l’esame, quindi, verifica l’impatto sulla tua media ponderata di quel voto basso. Dopodiché fai un rapido calcolo usando la formula qui sopra (media ponderata x 110/30). Se quell’esame non va a inficiare le tue possibilità di ottenere il voto di laurea desiderato, allora puoi evitare di ripeterlo e accettare il giudizio ottenuto.

Che ne dici: abbiamo risolto il tuo dubbio sul ripetere o meno un esame?

Credits immagine: DepositPhoto.com/Lightpoet


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