Come diventare addetto al controllo di gestione

Se sei alla ricerca di informazioni su come diventare addetto al controllo di gestione, hai trovato l’articolo giusto per te. Ma chi è esattamente il controller? Si tratta di un professionista il cui compito consiste nel verificare che la gestione dell’azienda sia conforme agli obiettivi prefissati. Questa che hai appena letto è una semplice definizione che, come puoi notare, apre davvero un mondo. Per capire meglio quale percorso bisogna intraprendere per diventare un controller, leggi la guida qui di seguito.

Cosa fa l’addetto al controllo di gestione

Questa professione è davvero il lavoro della tua vita? Per capirlo devi approfondirne le mansioni. Ecco cosa fa un controller:

  • predispone il bilancio preventivo aziendale
  • controlla i dati per verificare il raggiungimento degli obiettivi. Questo tipo di verifica ha una cadenza temporale che può essere settimanale, mensile o annuale
  • realizza rapporti di gestione e li trasmette alle aree che mettono in atto le azioni migliorative per raggiungere gli obiettivi aziendali prestabiliti
  • collabora alla formulazione di azioni correttive o di nuove proposte che possano favorire l’ottimizzazione dell’andamento aziendale
  • misura il valore degli indicatori al termine del ciclo di controllo

Il controller collabora con diversi settori, tra cui la direzione aziendale, i referenti amministrativi, gli addetti contabili e i responsabili delle aree commerciali e operative. Si tratta cioè di una figura che gestisce una serie di contatti e di relazioni a più livelli, fino ad arrivare ai massimi vertici aziendali.

A quale facoltà iscriversi per diventare un controller

Per ricoprire questo ruolo devi avere delle conoscenze specifiche e seguire un preciso percorso di studi. Il secondo step della nostra guida “come diventare addetto al controllo di gestione” ti viene in soccorso con un elenco delle facoltà che ti preparano a svolgere questa professione:

  • laurea in amministrazione aziendale – classe di studi  L-18
  • laurea in business admnistration – classe di studi LM-77
  • laurea in direzione d’impresa – classe di studi LM-77
  • laurea in economia – classe di studi L-33
  • laurea in economia aziendale e management – classe di studi L-18
  • laurea in scienze economiche – classe di studi LM-56

Unicusano ti viene incontro proponendoti tre curriculum diversi in ambito economico. Potrai scegliere tra la laurea in economia aziendale e management e le lauree magistrali in Mercati globali e innovazione digitale e Gestione e professioni d’impresa.

Quali conoscenze deve avere un controllore di gestione

Ci sono delle conoscenze generali richieste a un controller che includono i principi di contabilità  generale e gli elementi di economia aziendale. Non solo, un controllore dovrebbe anche padroneggiare elementi di ragioneria e tecniche di elaborazione dei dati. È indispensabile, inoltre, avere una buona conoscenza della lingua inglese sia scritta che parlata.

Tra le conoscenze di carattere specialistico, invece, sono incluse le seguenti materie:

  • statistica
  • contabilità analitica
  • organizzazione aziendale
  • tecniche di analisi di bilancio
  • principi di organizzazione aziendale
  • conoscenze di bilancio civilistico e consolidato

Sono previste, inoltre, una serie di abilità che si acquisiscono sul campo. Ogni azienda, infatti, utilizza degli specifici software di gestione. Se vuoi davvero fare questo lavoro, dunque, devi essere molto versatile, avere la mente aperta e poter contare su una certa dimestichezza con strumenti digitali e fogli elettronici. Insomma, non guasterebbe una certa formazione informatica.

Qualità personali indispensabili

Gli aspetti caratteriali sono importanti quando si sceglie una professione. Non dovresti saltare, dunque, questo passaggio della guida su come diventare addetto al controllo di gestione. Un controller, infatti, deve essere una persona costruttiva e capace di collaborare con i colleghi. Non solo, deve essere dotato di logica e pensiero analitico. Non guasta neppure un pizzico di creatività nell’approcciare i problemi, in modo da trovare soluzioni innovative in grado di dare un’ulteriore spinta alla gestione aziendale.

Completano il profilo:

  • notevoli capacità organizzative
  • spiccato senso di responsabilità
  • precisione e attenzione ai dettagli
  • orientamento al raggiungimento dei risultati
  • capacità di lavorare sotto pressione
  • qualità di leadership
  • buone capacità comunicative
  • forte orientamento al problem solving

Un’altra dote molto importante per il controller è la capacità di prendere decisioni e di attuare strategie. Se sei una persona che preferisce eseguire e non decidere e che lavora molto bene in un gruppo di cui è solo un componente e non un responsabile, valuta con attenzione questa professione. Potresti non avere le caratteristiche personali giuste per diventare un controller di successo. 

Dove lavora l’addetto al controllo di gestione

Il controller ha tante opportunità lavorative davanti a sé. Può lavorare, infatti, nelle seguenti realtà:

  • aziende private di qualsiasi settore 
  • società di servizi
  • società di consulenza
  • amministrazioni pubbliche
  • aziende sanitarie
  • società di trasporti

L’impiego più dinamico è sicuramente quello nelle società di consulenza. In questo caso, infatti, il controller viene inviato presso i clienti. Il ruolo diventa perciò molto dinamico. L’addetto-consulente ha a che fare con tante aziende diverse, viene in contatto con realtà sempre nuove e ed è soggetto a diverse trasferte nel corso dell’anno.

Iniziare a lavorare come controller

Se sei ancora uno studente, la lettura di questa guida su come diventare addetto al controllo di gestione arriva al momento giusto.

Uno dei modi per intraprendere la professione è scrivere una tesi sperimentale all’interno di un’azienda. In questo modo cominci ad approcciarti al lavoro sul campo e a farti conoscere. Se l’impresa giudica valido il tuo lavoro, potrebbe essere interessata ad assumerti. Un’altra importante opzione è quella dello stage. Se non hai fatto studi economici così mirati,  invece, puoi decidere di iscriverti a un master che preveda anche un tirocinio direttamente in azienda.

Nei siti specializzati per la ricerca di lavoro trovi comunque molti annunci per questa figura. Ovviamente, muovi i primi passi nella posizione di controller junior. Dopo un po’ di anni, però, diventi senior o puoi salire di grado all’interno dell’azienda.

La carriera di un controller, infatti, si può strutturare verticalmente. Cosa significa?  Diventi, per esempio, responsabile della pianificazione e controllo o responsabile amministrativo.

Quando guadagna un addetto al controllo di gestione

Lo stipendio medio di un controller varia a seconda di una serie di fattori, tra cui le dimensioni dell’azienda e l’anzianità di servizio. Un controller junior, con meno di 3 anni di esperienza alle spalle, percepisce uno stipendio medio di circa 1150 euro netti al mese.

Mano a mano che l’esperienza aumenta, il guadagno diventa più alto. Dopo circa 7/8 anni di lavoro, lo stipendio arriva a circa 1470 euro al mese. Un controller con un’esperienza inclusa tra i 10 e i 20 anni, guadagna sui 1850 euro mensili; mentre un addetto con più di 20 anni di carriera arriva a percepire 2240 euro al mese.

Ovviamente, gli stipendi riportati non sono precisi al centesimo. Non esiste, infatti, un contratto collettivo nazionale specifico che regolamenta questa figura. La remunerazione può variare molto in base al settore di operatività dell’azienda. I controller assunti in aziende metalmeccaniche o alimentari, per esempio, percepiscono lo stesso stipendio medio che corrisponde a circa 1300 euro mensili. Nel caso, invece, di controller operativi nel settore farmaceutico i compensi medi salgono. Si parla, infatti, di stipendi mensili superiori a 1800 euro.

Un discorso a parte va fatto per i consulenti che operano in regime di libera professione e per i controller che fanno carriera fino ad arrivare a posizioni di responsabilità maggiore. In entrambi i casi gli stipendi variano da situazione a situazione. Si tratta comunque di una professione molto più maschile che femminile. In Italia, infatti, il 62% dei controller è di sesso maschile.

Allora, la guida come diventare addetto al controllo di gestione ha chiarito tutti i tuoi dubbi?

Credits immagine: DepositPhoto.com/Olly18


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